Il disagio psichico nasce da qualcosa che sfugge alla coscienza della persona, sepolto dalla superficialità che la quotidianità impone. Il compito che mi prefiggo è quello di aiutare i pazienti a far emergere i motivi scatenanti della loro sofferenza, incoraggiarli ad riacquistare il loro "sè di diritto", liberarli dal dolore e dalla rabbia nascosti dietro la maschera-etichetta di pazienti malati. Aiutare in sintesi persone in difficoltà dando, come insegna Cancrini, parole al loro dolore.